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6. La Geofilosofia è un'idiologia ed un'idiomatica Assumendo la Terra nella sua valenza simbolica, per la
Geofilosofia il luogo è sempre anche una evento di parola. Abitare
la terra significa aver-luogo nella parola, anche quando più impercettibilmente
essa ci parla dal misterioso silenzio della natura. Questa cifratura,
che come un'invisibile rete di rimandi ricopre il mondo, pur corrispondendo
ad un linguaggio elementare, comune a ciascun
ente, tuttavia parla volta per volta da ogni cosa in modo diverso. Se
la Terra è la madre generatrice del tutto, essa ci fa anche nascere
al linguaggio, nel cui grembo già da sempre ogni esistente è
radicato. Facendoci dono della parola, la madre terra si concede a noi
sempre anche come madre lingua, lasciandosi dire da ogni esistente. Per
tale ragione sono necessarie più lingue, più voci, innumerevoli
idiomi per dire l'infinita nomenclatura dell'essere. E' tuttavia nella
voce dell'uomo che il linguaggio delle cose trova il luogo della propria
dizione. Nominazione ogni volta originaria, come quella adamitica, ogni
volta unica. Nella lingua singolare che annuncia il venirci incontro del
mondo, l'idioma mostra la sua residuale intraducibilità, il suo
provenire dal mistero di una terra, di una
lingua, che, nell'offrirsi alla parola, divengono comunicabili, pur sottraendosi
sempre ad una totale dicibilità, e solo per ciò, anche,
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