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SITO ITALIANO DI GEOFILOSOFIA |
9. La Geofilosofia è un pensiero del cuore La Geofilosofia intende ripensare la Terra in una prospettiva
che ne riconsideri e rivaluti i tratti intrinsecamente materni e femminili.
Se il logos occidentale ha finito con lo
smarrire la Terra, una delle ragioni risiede nel suo fallogocentrismo,
nell'essere, cioè, un pensiero profondamente misogino, fondato
sull'ipervalutazione del tratto maschile. Il modello di razionalità
occidentale nasce dunque, fin dall'origine, squilibrato in una direzione,
giacché privilegia tutti quegli aspetti - riassumibili nella scissione
platonica tra sensibile e sovrasensibile, a tutto vantaggio di quest'ultimo,
e nella sistematizzazione delle categorie logiche operata da Aristotele
- nei quali solo una polarità, quella del maschile, può
davvero riconoscersi. Tutta l'onto-teo-logia occidentale finisce così
per divenire discorso sull'essere-maschile del pensiero, occultando la
propria parzialità e presentandosi come discorso neutrale dell'essere.
Ad aggravare questa situazione - e in sotterranea complicità con
simile ontologia - il Cristianesimo eredita dall'Ebraismo la sua matrice
patriarcale, per riproporla in una religione in cui un Dio Padre e un
Dio Figlio assumono il monopolio del divino, lasciando un ruolo decisamente
subalterno a quello della Madre e del femminile in genere. Se a ciò
si aggiunge che, con il concetto di creazione, la natura decade, spogliata
del suo valore spirituale eminentemente femminile e materno, si comprenderà
bene come proprio questa concezione abbia potuto costituire il terreno
propizio per il suo soggiogamento da parte dell'uomo. Nel comune privilegio
del maschile, Cristianesimo e razionalità occidentale appaiono
molto più complici di quanto i loro apparenti conflitti non mostrino,
avendo insieme contribuito a cancellare il femminile da una onto-teo-logia
che di comune accordo hanno imposto. Il nichilismo, come la morte di Dio,
sono il necessario compimento di un pensiero e di una teologia che hanno
smarrito il senso della differenza e della
necessaria coappartenenza che definisce il
regime simbolico delle opposizioni polari. La Geofilosofia non intende
semplicemente rovesciare questa gerarchia di valori, rivendicare un matriarcato,
passato o futuro, contro un patriarcato imperante.
Intende invece restituire al pensiero ciò che esso ha dimenticato
e che pure non ha mai smesso di minacciarlo, ai suoi confini. Intende
completarlo di quell'ombra che da sempre l'ha accompagnato, pur senza
mai poter venire alla sua luce. Solo nell'accogliere il femminile che
ha espunto fuori da sé, il pensiero occidentale potrà trovare
quella compiutezza, quell'equilibrio, quell'armonia che gli manca. indice © 2004-9 Geofilosofia.it - Tutti i diritti riservati |