Home - Geofilosofia.it SITO ITALIANO
DI GEOFILOSOFIA

Caterina Resta

10 tesi di Geofilosofia


P. Klee, Ancient Sound

9. La Geofilosofia è un pensiero del cuore

La Geofilosofia intende ripensare la Terra in una prospettiva che ne riconsideri e rivaluti i tratti intrinsecamente materni e femminili. Se il logos occidentale ha finito con lo smarrire la Terra, una delle ragioni risiede nel suo fallogocentrismo, nell'essere, cioè, un pensiero profondamente misogino, fondato sull'ipervalutazione del tratto maschile. Il modello di razionalità occidentale nasce dunque, fin dall'origine, squilibrato in una direzione, giacché privilegia tutti quegli aspetti - riassumibili nella scissione platonica tra sensibile e sovrasensibile, a tutto vantaggio di quest'ultimo, e nella sistematizzazione delle categorie logiche operata da Aristotele - nei quali solo una polarità, quella del maschile, può davvero riconoscersi. Tutta l'onto-teo-logia occidentale finisce così per divenire discorso sull'essere-maschile del pensiero, occultando la propria parzialità e presentandosi come discorso neutrale dell'essere. Ad aggravare questa situazione - e in sotterranea complicità con simile ontologia - il Cristianesimo eredita dall'Ebraismo la sua matrice patriarcale, per riproporla in una religione in cui un Dio Padre e un Dio Figlio assumono il monopolio del divino, lasciando un ruolo decisamente subalterno a quello della Madre e del femminile in genere. Se a ciò si aggiunge che, con il concetto di creazione, la natura decade, spogliata del suo valore spirituale eminentemente femminile e materno, si comprenderà bene come proprio questa concezione abbia potuto costituire il terreno propizio per il suo soggiogamento da parte dell'uomo. Nel comune privilegio del maschile, Cristianesimo e razionalità occidentale appaiono molto più complici di quanto i loro apparenti conflitti non mostrino, avendo insieme contribuito a cancellare il femminile da una onto-teo-logia che di comune accordo hanno imposto. Il nichilismo, come la morte di Dio, sono il necessario compimento di un pensiero e di una teologia che hanno smarrito il senso della differenza e della necessaria coappartenenza che definisce il regime simbolico delle opposizioni polari. La Geofilosofia non intende semplicemente rovesciare questa gerarchia di valori, rivendicare un matriarcato, passato o futuro, contro un patriarcato imperante. Intende invece restituire al pensiero ciò che esso ha dimenticato e che pure non ha mai smesso di minacciarlo, ai suoi confini. Intende completarlo di quell'ombra che da sempre l'ha accompagnato, pur senza mai poter venire alla sua luce. Solo nell'accogliere il femminile che ha espunto fuori da sé, il pensiero occidentale potrà trovare quella compiutezza, quell'equilibrio, quell'armonia che gli manca.
Potrà finalmente dirsi amorevole e materno, un pensiero del cuore, nel quale anche la mente sia compresa, senza per questo arrossire, o ritenersi poco rigoroso e virile. La Geofilosofia è amore del sapere della Terra che non rinuncia alla tenerezza; essa fa palpitare un cuore che non ha nulla di sentimentale e romantico, mero rovescio speculare della nostra stessa razionalità. Il cuore è piuttosto lo spazio dell'Anima, colto nella sua potenza immaginativa, luogo del non-dove in cui hanno luogo le sue visioni, punto d'incontro e di traduzione tra interiorità ed esteriorità, amore e conoscenza, io e Mondo, femminile e maschile.

indice
paragrafi : 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - Terra